Giacomo Grosso (1860 - 1938)

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Giacomo Grosso Quotazioni

Le quotazioni di Giacomo Grosso per i dipinti ad olio vanno da €500 ad oltre €5000. La qualità e il soggetto raffigurato sono le caratteristiche dell'opera che incidono maggiormente nella valutazione. Sono molto apprezzati i suoi ritratti di donna. Il record di vendita del pittore piemontese è di circa €55.000, avvenuto nel 2018.

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Biografia breve di Giacomo Grosso

Giacomo Grosso, nato il 25 maggio 1860 a Cambiano, un paesino vicino a Torino, fu destinato dal padre alla vita religiosa, ma la sua vera passione era l'arte. A soli 14 anni si iscrisse all'Accademia Albertina di Torino, dove ebbe come insegnanti Pier Celestino Gilardi e Andrea Gastaldi. Nel 1882, all'età di 22 anni, espose per la prima volta alla mostra della Promotrice di Torino con il dipinto "Il paggio". L'anno successivo, inviò "Cristo in Croce" a Milano, e dopo un breve soggiorno a Roma, tornò a Torino con "La cella delle pazze", dipinto realizzato in soli due toni di bianco e nero che ebbe un enorme successo e fu acquistato dal Comune di Torino per il suo Museo Civico. Con il patrocinio e l'amicizia dei ricchi torinesi, divenne rapidamente un artista di fama e nel 1886 si recò a Parigi, dove fu presentato ai principali artisti francesi da Alberto Pasini. In seguito, si recò a Londra, dove incontrò Alma Tadema. Nel 1888, fu nominato insegnante all'Accademia di Torino, carica che ricopre ancora oggi. Il suo stile pittorico è caratterizzato da un design elegante e forte, con colori caldi ed esuberanti, sia in ritratto, paesaggio o natura morta. Nonostante la distruzione di alcuni dei suoi dipinti, la sua eredità di artista di talento e influente sopravvive ancora oggi. Le sue opere si trovano nelle maggiori gallerie e collezioni private italiane e all'estero.

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